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Dichiarazione sulla consultazione sul messaggio sulla cultura 2025-2028 (luglio 2023)

L'audio è una sezione del Messaggio Culturale - per la promozione culturale contemporanea!

Un documentario audio è letteratura, teatro o design? Un'opera radiofonica è musica o film, appartiene ai media interattivi o alle arti dello spettacolo? Noi lo diciamo chiaramente: le opere audio sono una forma culturale indipendente e come tale devono essere promosse in modo specifico.

Sin dalla nostra fondazione, nel settembre 2021, noi di eCHo - Network Audio Culture, l'associazione svizzera dei creatori audio professionisti, ci siamo impegnati a incoraggiare le istituzioni finanziarie statali e private a riconoscere la creazione audio svizzera come parte rilevante della cultura svizzera e a promuoverla di conseguenza. Il messaggio culturale 2025-2028 prevede di "adeguare l'offerta di finanziamento ai nuovi sviluppi". Se queste parole sono intese seriamente, allora è indispensabile che le offerte di finanziamento di Pro Helvetia vengano estese al settore audio.

"La trasformazione digitale in corso sta portando a cambiamenti in tutti gli ambiti della società, compreso il settore culturale", si legge nella dichiarazione sul Dispaccio culturale. Questo vale anche per la creazione audio. Grazie alla digitalizzazione, sempre più attori producono opere audio al di fuori dell'emittenza pubblica. Tutti parlano di podcast, ma la promozione culturale e persino le società di copyright non ne parlano.

Al governo federale non è sfuggito che da qualche tempo si sta muovendo qualcosa nel settore audio. Nella sua dichiarazione sull'interpellanza "Promozione delle opere audio come bene culturale svizzero" di Sandra Locher, descrive le opere audio come un "bene culturale importante" e scrive: "La Confederazione segue da vicino lo sviluppo della produzione di opere audio (radiodrammi, podcast, ecc.) e si impegna per la loro conservazione". Per una cultura viva, tuttavia, non bastano l'osservazione e l'archiviazione.

La Svizzera deve promuovere la cultura audio a livello di singola opera. Gli autori audio hanno bisogno di opportunità di finanziamento analoghe a quelle di altri settori: contributi creativi, contributi alla ricerca, sostegno alle traduzioni, alle residenze e ai viaggi di ricerca, nonché misure di promozione nazionale e internazionale. Considerare le opere audio come parte di altri generi funziona solo in misura limitata. L'audio non è solo una tecnica di mediazione o di trasmissione. L'audio è un bene culturale a sé stante. È inoltre sbagliato inserire le opere audio in un contesto interdisciplinare. I creatori di audio - come tutti gli altri creatori di cultura - dovrebbero avere il diritto di essere sostenuti in tutte le fasi del loro lavoro e di avere una controparte da parte delle istituzioni finanziatrici che abbia la competenza di giudicare le opere audio con competenza.

Un messaggio culturale contemporaneo dovrebbe includere anche una promozione audio mirata!

PS: Che cos'è la cultura audio? Abbiamo raccolto alcuni esempi.

Comunicato stampa del 6.12.2022

La Confederazione “sta perdendo il treno” dello sviluppo delle opere sonore? I podcast e le opere audio hanno bisogno di un supporto mirato!

Il Consiglio federale ha recentemente risposto alle tre domande contenute nell'interpellanza "Promozione delle opere audio quali beni culturali svizzeri" presentata dalla Consigliera nazionale Sandra Locher Benguerel (PS/GR) e da 19 co-firmatari lo scorso settembre. Riconosce le opere audio come i radiodrammi e i podcast come un "importante bene culturale", ma non intende promuovere questo settore con sovvenzioni mirate, come invece avviene per altre discipline culturali.

Come professionisti dell'audio, non capiamo come questo "importante bene culturale", che sta vivendo una crescita senza precedenti in Svizzera e a livello internazionale, non possa essere considerato come una disciplina culturale a sé stante, che necessita quindi di sostegno e di una posizione specifica nel prossimo “Messaggio sulla cultura 2025-2028”. È un anacronismo considerare la promozione della cultura in Svizzera senza tenere conto dello sviluppo delle opere sonore.

Cliccare qui per il comunicato stampa.